Suvereto e la Costa toscana
Ci troviamo a Belvedere di Suvereto, in Val di Cornia, che costituisce l'estremo lembo meridionale della provincia di Livorno. Si estende nell'area a cavallo tra la Maremma Livornese e la Maremma Grossetana, nei pressi della foce dell'omonimo fiume.
Suvereto, antico borgo tra i più belli d'Italia, si affaccia sull'Arcipelago Toscano ed il Golfo di Baratti.
Sito nel cuore della Val di Cornia sulla sommità pianeggiante del colle che siede a cavaliere di Suvereto fu costruito da Jacopo VI d'Aragona d'Appiano, Signore di Piombino, a partire dal 1566 "per i dilettissimi sudditi del suo Castello di Suvereto per preservarli incolumi dall'intemperie dell'aria estiva".
Qui infatti, a 280 metri sul livello del mare, in una zona aperta a tutti i venti, era possibile sfuggire agli effetti della malaria e pertanto le famiglie più benestanti di Suvereto vi trascorrevano l'estate. Oltre a permettere il soggiorno estivo ai signori suveretani, il Villaggio di Belvedere costituì un valido luogo di riferimento per ripopolare le terre di Suvereto, sempre più abbandonate dalle popolazioni autoctone causa le pestilenze, le guerre e soprattutto la malaria.*
*(Tratto dal lavoro di Isabelle Chabot "Una Terra senza Uomini" Suvereto in maremma dal XVI al XIX secolo, edito con la collaborazione dell'Istituto Universitario Europeo di Firenze, l'autrice-ricercatrice divulga in modo completo ed interessante la storia di Belvedere di Suvereto e della sua gente)
Paesaggio e Clima
Belvedere di Suvereto si trova a circa 300metri sul livello del mare. In linea d’aria dista dal mare circa 10/15 km. Statisticamente la Val di Cornia è uno dei luoghi meno piovosi d’Italia, nel periodo che va da Aprile ad Ottobre.
Le nostre vigne risiedono in questo Territorio di confine tra l’energia del mare e delle colline Metallifere; infatti a sud ovest guardano la Val di Cornia e il golfo che va da Piombino a Follonica, con davanti l’Isola D’Elba che fa da scudo alle correnti marine. Da qui si susseguono i venti provenienti da Ponente come il Maestrale e il Libeccio. La brezza soffia sulle nostre piante agendo sulla sanificazione del grappolo, rendendo le nostre uve sane e rendendo i nostri vini sapidi e salini.Le brezze, insieme alla presenza del golfo, che fa da specchio, svolgono un ruolo importante sulla qualità della luce . Il giorno con un’intensità forte di luce e colori e la notte con cieli stellati altrettanto intensi.
L’esposizione nord ovest guarda le colline Metallifere famose per la sua ricchezza minerale. I nostri suoli sono caratterizzati da scisti e galestri di matrice ferro e manganese. A tale contesto fa da cornice la macchia mediterranea con una biodiversità di Flora e fauna.
Flora e fauna
Il contesto paesaggistico che fa da cornice alle nostre vigne è circondato da macchia mediterranea con una ricca biodiversità di piante spontanee come le Sughere, Lecci, Querce, Corbezzoli ma anche piante spontanee da inerbimento come, Pimpinella, Timo Serpillo Calendula sativa, Santoreggia, Malva, Piantaggine,Papaveri, Nepitella, Barba di becco, Ombrellino Pugliese, Scabiosa, Iperico, Terracrepoli, Strigoli, Geranio selvatico, Raperonzolo, Borsa del Pastore, Nigella, Damascena, Elicriso.
Nel periodo primaverile possiamo godere di tali profumi e colori ma anche dei benefici officinali di queste piante che raccogliamo per ottime insalate.
Questa ricca biodiversità fa da Habitat ad insetti e animali selvatici del tipo ungulati.